Le persone accolte hanno una età compresa prevalentemente tra i 13 e i 18 anni e sono di entrambi i sessi.
I ragazzi sono accolti dietro presentazione e segnalazione degli operatori delle Aziende Sanitarie Locali, degli operatori dei Comuni, degli Operatori dei Servizi Sociali dei Tribunali dei Minorenni, degli Uffici Giudiziari e dai Responsabili della Giustizia Minorile.
La tipologia di questa particolare utenza è costituita da adolescenti: si escludono i ragazzi psicotici espliciti e le persone con handicaps evidenti.
Si precisa, al fine di poter svolgere un intervento più proficuo, uniforme e qualificato che il criterio scelto per valutare ogni ingresso in Comunità, senz'altro difficile, è quello della selezione degli adolescenti richiedenti. Tale pratica viene effettuata tramite colloqui con l'utente ed il suo nucleo familiare.
La funzione dei colloqui è considerata molto importante. Essi sono svolti da due operatrici entrambe psicologhe. Per tutti i soggetti ospitati, tranne che nel caso di impossibilità fisica o di altro grave e accertato motivo, è richiesto il coinvolgimento della famiglia. Questo obiettivo viene perseguito con grande impegno, nella consapevolezza che un buon risultato sul ragazzo si deve misurare con il grado di coinvolgimento e di cambiamento che la sua famiglia ha assunto grazie all'intervento e al lavoro intrapreso anche con la Comunità.